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venerdì 24 novembre 2017

HOME VIDEO UNIVERSAL: RELEASE DI GENNAIO 2018


Succulente novità per quanto riguarda le nuove uscite Home Video di Universal per il mese di gennaio 2018. 
Si segnalano i seguenti titoli: 
BABY DRIVER - IL GENIO DELLA FUGA di Edgar Wright, disponibile in bluray, dvd e anche in versione 4K Ultra High Definition, uscita prevista per il 3 gennaio. 


L'INGANNO di Sofia Coppola, disponibile in bluray e dvd, uscita prevista per il 10 gennaio.



BARRY SEAL - UNA STORIA AMERICANA di Doug Liman, disponibile in bluray, dvd e anche in 4K Ultra High Definition, uscita prevista per il 10 gennaio.


MADRE! di Darren Aronofsky, disponibile in bluray e dvd, uscita prevista per il 17 gennaio.



EMOJI - ACCENDI LE EMOZIONI di Tony Leondis, disponibile anche in versione 4K Ultra High Definition, uscita prevista per il 17 gennaio.



Dal 3 gennaio, inoltre, sarà possibile trovare in tutti i negozi il cofanetto STAR TREK CLASSIC COLLECTION contenente i primi 10 film tratti dalla serie cult di fantascienza Star Trek, sia in bluray che in dvd.



Sempre dal 3 gennaio sarà disponibile, sia in bluray che in dvd, CONOR MCGREGOR: NOTORIOUS, il documentario che racconta la storia del campione di arti marziali miste che ha sfidato nell'incontro del secolo l'imbattuto Campione del Mondo Floyd Mayweather. 


Per i più piccoli Universal riserva tre titoli, in uscita il 3 gennaio esclusivamente in dvd, ovvero PAW PATROL - SALVATAGGI NELLA GIUNGLA, I RACCONTI DELLE TEENAGE  MUTANT NINJA TURTLES - RICERCATI: BEBOP E ROCKSTEADY e BLAZE E LE MEGAMACCHINE - CORSA A VELOCITYVILLE


Infine, per gli amanti delle serie tv, dal 17 gennaio sarà disponibile esclusivamente in formato dvd, il cofanetto della prima stagione di SHOOTER, arrivata in Italia grazie a Netflix, ispirata all'omonimo film con Mark Wahlberg e al romanzo "Una pallottola per il presidente" scritto dal giornalista e critico americano Stephen Hunter.


Per maggiori informazioni potrete consultare la sezione home video del sito Universal Pictures Italia.







mercoledì 22 novembre 2017

ASSASSINIO SULL'ORIENT EXPRESS (2017) DI KENNETH BRANAGH



Ancora un remake? Sì, ancora. Ma forse di questo se ne sentiva il bisogno. Stiamo parlando di Assassinio sull'Orient Express, già diretto nel 1974 da Sidney Lumet, tratto forse dal giallo più famoso tra quelli scritti da Agatha Christie. Kenneth Branagh prende il coraggio a due mani e sforna un film nel quale rivivono le atmosfere del cinema classico dimostrando di essere un regista capace e ambizioso, in grado di dirigere un cast di stelle di prim'ordine del quale egli stesso fa parte, interpretando il leggendario Hercule Poirot, non facendo assolutamente rimpiangere chi lo interpretò prima di lui, ovvero Albert Finney, e nemmeno chi lo diresse, ovvero il grandissimo Sidney Lumet. Insieme a quella di Branagh (Poirot) abbiamo potuto ammirare le incredibili performance di attoroni del calibro di Johnny Depp (Hatchett), Michelle Pfeiffer (Caroline Hubbard), Judi Dench (Natalia Dragomiroff), Willem Dafoe (Gerhard Hardmann), Penelope Cruz (Pilar Estravados) e Daisy Ridley (Mary Debenham) per citare i più conosciuti. 


Quel che ne è venuto fuori è un film tecnicamente sopraffino che, nonostante la storia sia stra-conosciuta (anche il finale, ovviamente), non fa pesare assolutamente le due ore di durata grazie al suo ritmo sempre sostenuto, e, impreziosito da dialoghi brillanti e vivaci e notevoli astuzie registiche che fanno sì che la tensione sia sempre alta, diverte e coinvolge fino alla fine gli spettatori, siano essi lettori o no. Francamente non si poteva chiedere di più ad un'opera così ad alto rischio di fallimento, essendo il remake di un colossale capolavoro di più di quarant'anni fa. E, altrettanto francamente, non è possibile andare più in là con il giudizio su questo film che, consentitecelo, ci ha fatto letteralmente brillare gli occhi durante la visione. 


Abbiamo avuto l'opportunità di visionare il film (doppiato ottimamente nonostante i trailer facessero presagire il peggio) in anteprima in formato 70mm presso la Sala Energia del Cinema Arcadia di Melzo, dettaglio che ha reso ancor più godibile l'esperienza. 
Dopo la visione, confrontandoci tra colleghi, ci siamo chiesti come sia stato possibile che in America la critica (e il pubblico) si siano scagliati così violentemente contro Branagh e il suo film che, a nostro avviso, è invece una vera e propria perla. 


Originariamente l'uscita di Assassinio sull'Orient Express era prevista per il giorno 6 dicembre, ma la Fox ha deciso di anticiparla al 30 novembre, mentre il 29 novembre è in programma l'anteprima nazionale in 70mm al Cinema Arcadia di Melzo che possiede anche una copia del film nello stesso formato in Versione Originale Sottotitolata).
Consigliatissimo. 
Voto: 8,5.
Luca Cardarelli


giovedì 16 novembre 2017

JUSTICE LEAGUE (2017) DI ZACK SNYDER [NO SPOILER]


Finalmente abbiamo visto in anteprima Justice League, dopo circa un anno e mezzo di rumors, pettegolezzi, falsi scoop e notizie tragiche che hanno dato vita ad un cambio di regia in corsa tra Zack Snyder, che ha abbandonato il progetto dopo il suicidio della figlia, e Joss Whedon, al quale la Warner/DC ha affidato i re-shoot per il completamento della pellicola, accreditandolo, però, semplicemente come co-sceneggiatore.


Dopo l'ultimo film appartenente al DC Extended Universe, Wonder Woman, ottimo Stand Alone nonché campione d'incassi assoluto per quanto riguarda il genere Action-cinecomics nel 2017, l'ottimismo nei confronti del Multiverso cinefumettistico di casa Warner Bros era salito a livelli mai visti perché persino i suoi detrattori si erano spinti addirittura a riconoscere che fosse un buon film e che forse la strada giusta per creare un degno competitor al colosso Disney-Marvel Studios era stata intrapresa. Ma subito dopo, come accennato sopra, il cambio in corsa di regia (e, forse, anche di stile, argomento che affronteremo a breve) lasciava presagire l'ennesimo tonfo (o flop, chiamatelo come volete) per la compagnia della famosa Water Tower di Los Angeles.


In realtà da queste parti, come ben saprete, l'ultima prova registica di Zack Snyder, ovvero il bistrattatissimo Batman V Superman - Dawn of Justice (Ultimate Edition) era stato oltremodo apprezzato, attirando l'ironia di colleghi blogger e seguaci social, ma anche ottenendo la solidarietà di coloro i quali avevano apprezzato anch'essi le vicende della Trinità narrate in quella pellicola. Anzi, a far paura non era tanto l'operato di Zack Snyder, bensì il lavoro aggiuntivo di un regista che abbiamo imparato a conoscere grazie, neanche a farlo apposta, ai film sugli Avengers, i supereroi di casa Disney Marvel, ovvero Joss Whedon, un filmamker dallo stile forse un po' troppo macchiettistico per i canoni DC Warner. Ma tant'è, il film è stato portato a termine ed ora lo analizzeremo.


Doverosa premessa: si darà per scontato che chi vedrà Justice League avrà già visto anche i precedenti capitoli del DCEU, Batman V Superman in primis. 
La trama, per cominciare, ma senza alcun elemento spoiler:
Dopo la morte di Superman, avvenuta per mano del mostro metà umano e metà Kriptoniano Doomsday, creato dal malvagio Lex Luthor, i tempi sembrano non presagire nulla di buono per il pianeta Terra. Oscure minacce mettono in serio pericolo il futuro dell'Umanità e Bruce Wayne (Ben Affleck), insieme a Diana Prince (Gal Gadot), ha deciso di formare una squadra di individui con abilità fuori dall'ordinario per rispedire al mittente tali pericoli. Sulla loro strada, gli alter ego di Batman e Wonder Woman trovano Barry Allen/Flash (Ezra Miller), un giovane chimico che, colpito dalla scarica di un fulmine durante dei test su alcune sostanze, sviluppa una velocità incredibile, Victor Stone/Cyborg (Ray Fisher), un ex studente e campione di Football Americano, trasformato in un androide dal padre in seguito ad un esperimento andato male, che sviluppa un'eccezionale capacità cognitiva oltre che una super forza fisica e altre abilità motorie, date dai suoi congegni cybertronici, e, infine, spingendosi fino all'estremo nord del mondo, Arthur Curry/Aquaman (Jason Momoa) che vive in una comunità di pescatori, in incognito, ma che in realtà è il Re di Atlantide, abilissimo nelle attività sottomarine e nel controllo della forza delle acque degli oceani.


Il male si presenta sotto forma di un mostruoso personaggio di nome Steppenwolf, proveniente dal pianeta Apocolyps, imparentato con il ben più temibile Darkseid, che vuole reimpossessarsi delle tre Scatole Madri (fonti inesauribili di potere su qualsiasi cosa) rubategli in passato e custodite rispettivamente a Themyshira, Terra natia di Diana Prince, Atlantide, regno di Aquaman e Mera (Amber Heard) e sulla Terra.


Durante le sue due ore (per l'esattezza 121 minuti) Justice League non ha mai cali di ritmo, momenti confusionari, buchi di trama (fatto salvo qualche piccolo inconveniente di montaggio dovuto al taglia e cuci della post produzione, ma poca roba, tutto sommato); la storia è molto semplice e lineare e si parte da un punto A, si passa da B e si arriva a C senza che ci si chieda mai "Ma come?", "Ma perché?" e "Ma cosa?". I personaggi sono molto ben caratterizzati, nonostante né The Flash, né AquamanCyborg abbiano ancora goduto di un film Stand Alone e nonostante le due ore di durata non permettessero di soffermarsi troppo sulle loro storie personali. E questo è un pregio, quindi bene così. Soprattutto Flash e Cyborg sono sembrati (a chi scrive e a chi con lui ha visto il film) i personaggi più riusciti. In particolare su Flash verte tutta, o quasi tutta, la vena comica del film senza apparire mai pesante o disturbante. I cattivi presagi sulla CGI dovuti ai trailer pubblicati sono svaniti subito, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione grafica di Cyborg che, forse, era il personaggio che destava le maggiori preoccupazioni nei fan e nel pubblico in generale. Certamente, ogni tanto, qualche sfondo e qualche dettaglio sono sembrati realizzati in maniera grossolana, ma niente che abbia creato eccessivo scandalo agli occhi degli spettatori.


Il film regala momenti di puro divertimento alternati ad altri di pura azione con scene girate megistralmente (sia da Snyder che da Whedon) in cui Batman (massiccio e incazzato al punto giusto) e Wonder Woman (tanto aggraziata quanto feroce nei combattimenti) si rivelano assoluti e potentissimi protagonisti e padroni della scena, nonché assoluti plasmatori della riuscitissima chimica di squadra che unisce i supereroi coinvolti. 
Per quanto riguarda il dualismo Snyder/Whedon, il fatto che sia un film ibrido si nota quasi sin da subito. L'estrema cupezza di alcune scene viene mitigata dalla luminosità e dai colori vivaci di altre, evidentemente girate durante i reshoot, ma tutto ciò non crea un'evidente spaccatura in due del film ma, più che altro, un'alternanza di stili. Il che non è per forza un male, ma di sicuro rende impersonale e un po' anonima la struttura del film, senza però intaccarne la carica emotiva o il suo essere avvincente fino alla fine. Sinceramente, la mano di Whedon è molto evidente, soprattutto dal punto di vista dei colori e dello script, alleggerito da  diversi siparietti comici che però non risultano mai eccessivi o sproporzionati rispetto al contesto come invece abbiamo potuto vedere in altri cinecomics come il recente Thor - Ragnarok o lo stesso The Avengers, sempre da Whedon diretto.


Per gli amanti dello Snyder Style, forse, potrebbe risultare molto simile ad un insulto questo Mash-Up di generi e stili diversi, ma se ciò serve a lenire le polemiche sul fatto che "I film DC sono troppo dark" o "I film DC si prendono troppo sul serio" o "Snyder non è un regista capace", ben venga il cambio di rotta affrontato dai vertici Warner e, per certi versi, imposto ai registi che verranno, con la speranza che le voci secondo cui Zack Snyder non dirigerà mai più cinecomics in ambito DCEU si rivelino infondate.


Per quanto riguarda la colonna sonora, infine, abbiamo trovato azzeccatissima la scelta di Danny Elfman che ci ha letteralmente messo i brividi in occasione del recupero del tema originale del Batman Burtoniano, specialmente in accompagnamento alla scena introduttiva in cui vediamo il Cavaliere Oscuro impegnato nel fronteggiare un Parademone, una delle mostruose creature che accompagnano la venuta di Steppenwolf sul Pianeta Terra. Inoltre le canzoni originali inserite, come Everybody Knows cantata da Sigrid, Icky Thump dei White Stripes e Come Together, nella versione di Gary Clark & Junkie XL, donano quel tocco Rock alla pellicola che in molti apprezzeranno. Non aggiungiamo altro per quanto riguarda il comparto musicale del film, ma sappiate solo che ad un certo punto urlerete, letteralmente.


In conclusione Justice League si può legittimamente considerare un film estremamente riuscito, che intrattiene e potrebbe rivelarsi un degno rilancio del DCEU, non solo in vista dei prossimi All-In, ma anche dei previsti film Stand Alone sui personaggi introdotti in esso e non. 
Decisamente promosso.
Il film è in programmazione nei cinema italiani dalla giornata odierna, 16 novembre 2017.
Voto: 8,5
Luca Cardarelli



Non uscite dalla sala prima dei titoli di coda perché ci sono ben due scene post credit, di cui una estremamente interessante per ciò che riguarda il prosieguo del franchise. 
Buon divertimento.