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giovedì 23 ottobre 2014

THE EQUALIZER - IL VENDICATORE



Gli anni '80 sono tornati a farla da padrone nella moda, nella musica e anche al cinema. Sono già un po' di anni che assistiamo a tentativi di riproposizione di tematiche prettamente anni '80 all'interno di action movie da parte di svariati registi. Ultimo, fallimentare tentativo quello di Luc Besson e del suo "Lucy", di cui abbiamo già ampiamente parlato (male) in un post precedente. 
A gennaio, durante una scena di "The Wolf of Wall Street" di Scorsese (scena che mi fa sempre cappottare dalle risate) apprendemmo che esisteva una serie TV intitolata "The Equalizer", che in Italia arrivò negli anni '90 col titolo di "Un Giustiziere a New York", trasmessa dalla CBS in America tra il 1985 e il 1989. Ma all'epoca chi vi scrive sfasava per A-Team, Magnum P.I., Riptide e altre serie del genere, tra le quali però The Equalizer non rientrava.  
Pochi mesi dopo "Teh Wolf of Wall Street", uscì il trailer del film "The Equalizer - Il Vendicatore" con Denzel Washington, per la regia di Antoine Fuqua, Visto che ora siamo grandicelli non potevamo perderci questo film, residuato prezioso della produzione Action anni '80.  Ed eccoci qua.


Denzel Washington è Robert McCall. Un uomo solitario, abitudinario e metodico che sbarca il lunario lavorando in un magazzino di articoli da Bricolage (una sorta di Leroy Merlin, per intenderci). Tutte le sere va nel solito bar a bere il solito tè, e scambia le solite quattro parole con una giovanissima prostituta russa, Teri (Chloe Grace Mortez) sul libro che legge sorseggiando il suo tè. Quando questa viene selvaggiamente pestata dagli scagnozzi del suo pappone , Robert McCall decide di fare giustizia scatenando una guerra personale contro la mafia russa.


L'accoppiata vincente Fuqua-Washington ci regala un'altra perla dopo il cult "Training day" (che valse a Denzel Washington pure un Oscar). Un film, The Equalizer che tratteggia benissimo i personaggi nella sua prima parte (un po' lunga a dire la verità) per poi esplodere nella pura action nella seconda, donandoci attimi di tremenda tensione alternandoli a scene di lotta corpo a corpo e sparatorie.


Fuqua ci fa conoscere pian pianino Robert McCall, presentandoci prima il suo lato superficiale per poi andare a fondo nella sua anima e nella sua essenza, procedendo per paragoni e similitudini con personaggi della letteratura come il Vecchio de "Il vecchio e il mare" di Hemingway, personaggi che magari possono cambiare esteriormente, ma dentro rimangono sempre gli stessi. Ed è per questo che McCall decide di entrare in azione. Perchè lui è stato, è e sarà sempre "il vendicatore". La prima ora viene vissuta dallo spettatore con l'ansia e la voglia di sapere cosa facesse McCall prima di intraprendere la "carriera" da magazziniere.
Il cattivo della situazione, invece, è un Signor Wolf  dalla faccia malvagia, il corpo ricoperto di tremendi tatuaggi da galeotto, mandato dal boss sul campo a sistemare le cose, ed è veramente cattivo: dà proprio l'idea della cattiveria, della ferocia, il tutto però unito all'estremo acume di cui è dotato. Probabilmente uno dei migliori Villain degli ultimi tempi. Mai banale, mai ridicolo, veramente duro da affrontare.


Lo scontro tra il buono e il cattivo è il fulcro di tutto il film. Infatti Chloe Grace Moretz appare solo nelle prime scene e poi scompare, per poi riapparire alla fine. Tutto è secondario. Si tratta di un uno contro uno senza esclusione di colpi. Un uno contro uno dove ognuno dei due contendenti ha un proprio codice etico e lo rispetta fino alla fine. Un uno contro uno che fa rimanere incollati allo schermo per tutta la durata del film (più di due, godibilissime, ore). Non mancano momenti splatter figli di combattimenti con armi non convenzionali come martelli e pistole sparachiodi, ma questo solo nella second parte. Nella prima "l'atto violento" ci viene sempre nascosto: assistiamo al pre e al post "vendetta". Un escamotage registico che ci fa ingolosire nell'attesa che il personaggio di McCall si riveli appieno nella sua essenza: una umana e infallibile macchina da guerra in difesa dei deboli.
Avvincente ed esaltante sono gli aggettivi che si incollano perfettamente a The Equalizer, un film assolutamente da non perdere.
Ottima anche la colonna sonora, molto varia e ben curata, con un pezzone di Eminem sui titoli di coda che ben si abbina al genere di film a cui abbiamo appena assistito.






8 commenti:

  1. Ti dirò, non mi ispirava per nulla, però la tua recensione mi ha fatto venire volgia di vederlo :D

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    1. Merita veramente di essere visto. Ad un certo punto mi contorcevo sulla poltrona del cinema, tanta era la tensione...

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    2. Ehlamadùna...
      Non credo però che sarà una visione immediata, ho già i miei programmi. Ma se capiterà, sta sicuro che lo vedo. Ti chiedo solo di ricordarmene ;)

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  2. L'han visto i miei, io no, e ne sono rimasti molto entusiasti!

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    1. beh, potresti guardarlo e dirmi che ne pensi. Per me è stato una rivelazione.

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  3. totalmente d'accordo con te...oggi ne ho parlato da me...

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