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lunedì 15 settembre 2014

THE EXPENDABLES 3 (I mercenari 3)


Ed eccoci alla tamarrata delle tamarrate. I Mercenari 3, la cui regia è stata affidata, questa volta, allo sconosciuto Patrick Hughes (un mestierante australiano che prima del film di cui stiamo parlando aveva girato/montato/prodotto solo corti e un lungometraggio datato 2010 ovvero "Red Hill"). 
Un regista allo sbaraglio, in sostanza. Ma tutto il "Luna Park" de I Mercenari 3 si fonda sul concetto di andare allo sbaraglio. 
Barney Ross (Sylvester Stallone) e i suoi fidati Christmas (Jason Statham), Jensen (Dolph Lundgren), Road (Randy Couture), Doc (Wesley Snipes) (gustatevi la sequenza iniziale del film, nella quale i nostri eroi lo fanno evadere durante il trasporto in un treno blindato), devono intercettare un carico di bombe destinate a un "Lord of War" in Somalia, tale Viktor Menz. Nell'operazione, non portata a termine, Caesar rimane ferito gravemente, e la rabbia di Ross aumenta esponenzialmente quando scopre la vera identità di Menz, cioè Conrad Stonebanks (Mel Gibson), suo ex compagno di missioni estreme, dato per morto anni prima. Decide dunque di vendicarsi, ma di tenere fuori i suoi, cercando di formare una nuova squadra formata, preferibilmente, da gente "disposta a beccarsi una pallottola". Sotto il controllo del sostituto di Trench, Gunner (Harrison Ford), Ross forma questa squadra andando a pescare in giro per l'America giovani pazzi abili nell'arte militare, nella lotta, nell'arrampicata/parkour e anche nell'hackeraggio. I nuovi mercenari lotteranno fianco a fianco con i "vecchi" in un'autentica guerra contro un vero e proprio esercito. Senza esclusione di colpi.


Che dire di questo terzo episodio della saga omaggio al cinema action anni '80? Innanzitutto che è un film divertente. Esplosioni, acrobazie, battute. Ma, se mi posso permettere, l'ho trovato un po' più "maturo" rispetto ai due capitoli precedenti. Sly si ritrova a riflettere se sia il caso o meno di abbandonare la carriera di guerriero "freelance" per far largo ai giovani. Infatti, in un certo senso si assiste al passaggio di consegne tra la storica banda e quella appena formata. E' uno "scontro" generazionale. I vecchi, tutti pugni e coltelli e pistole, contro i giovani, tutti tecnologia, furbizia e agilità. Alla fine ne uscirà una "pacifica" convivenza, ma con la consapevolezza da parte degli anziani, che prima o poi bisogna farsi da parte, per ovvi motivi.


Da applausi il comparto scenografico e dell'azione. Apprezzabile la vena comica (quasi tutta sulle spalle della "New entry" Banderas). Citazioni da lacrimuccia (quella di "Cobra" mi ha fatto anche emettere un urletto isterico). Da applausi anche Mel Gibson nei panni del Villain, anche se la mia personale palma per il mercenario preferito la consegnerei a Wesley Snipes. Anche solo per la sequenza iniziale del film che lo vede protagonista. Esaltante!!!
Un film da cervello semi-spento, adattissimo a chi volge nostalgicamente lo sguardo agli ormai stra-andati anni '80.


5 commenti:

  1. Il primo l'ho trovato inguardabile, il secondo mi ha divertito un botto. Di questo la tua è la prima recensione entusiastica che leggo.
    In settimana dovrei vederlo, quindi avrai presto mie nuove ;)

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    1. In effetti forse l'ho esaltato un po' troppo... Ma mi è piaciuto molto... Attendo il tuo parere... :-)

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    2. A metà strada fra i primi due, a mio modesto parere. Troppo poco cazzone ed esagerato per passare la prova.

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